Resistance Training Caffè Storia del Fitness

Storia del Fitness

Da dove veniamo…

La parola Fitness associata all’esercizio fisico compare negli Stati Uniti già nel 1909 in un libro di George Hackenschmidt: The Way to Live: Health and Physical Fitness (Milo Publishing Company, n.d.). Molti operavano come protagonisti del settore in quel periodo. Certamente storica è la figura del Prof. Ludwig Durlacher. Questi aveva aperto una sua prima palestra a Bruxelles ( 1927-28) ed una seconda a Londra. Con il nome di Attila emigra in America ed apre una palestra a New York (dove vive una forte comunità tedesca), “Athletic Studio e Scuola di Cultura Fisica”. Tra i suoi allievi già in Europa, Friedrich Muller, il futuro notissimo emigrato anch’esso Eugene Sandow.

La vita del Professore si incrocia con un altro protagonista di rilievo del nascente mondo del ferro, Sigmund Klein. Di origine tedesca ed emigrato anche lui, Sigmund si allena in maniera più moderna rispetto agli standard del tempo, si costruisce un ottimo fisico e cerca un incontro col Professore. Arriva in ritardo. Questi nel 1924 ad 80 anni è appena deceduto. Apre una
trattativa con la vedova e rileva la palestra di New York del Professore.
Inoltre ne sposa la figlia più giovane Grazia. Anno 1924.

Klein è stato un vero precursore della formazione fisica attraverso sovraccarichi mettendola in costante relazione con la buona salute e attiva longevità. Klein come altri edita una propria pubblicazione, Klein Campana, che dopo un anno si fonde con la notissima Strength & Health (Forza e Salute) di Bob Hofmann nella quale collabora fino alla fine, non disdegnando altre collaborazioni con testate concorrenti, non senza perché. Hofmann non è proprio entusiasta dell’uso dei sovraccarichi a scopo estetico. Questa resistenza è molto forte e radicata negli USA e vede schierate ampie forze reazionarie che faranno sentire a lungo il loro peso. A Klein il mondo del ferro deve molto. Con lui il Resistance Training prende una forma
moderna. In un articolo del 1969 affermava che dopo i 35 anni non aveva più eseguito prove di forza massimali, ma che continuava ad allenarsi contando su set di molte ripetizioni per esercizio, per tre allenamenti settimanali, di un’ora circa cadauno. Diremmo una visione moderna ed evidentemente già
esperita ed adottata come valida. Comunque il messaggio di Klein affidato alle molte pubblicazioni non solo alla rivista di Hofmann -Strength & Health- gli sopravvive. L’allievo probabilmente più famoso di Klein è John Grimek docile “immagine” di punta di Strength & Health, pesista olimpico (1936, Olimpiade di Berlino) editore ed anima di “Muscular Development” una pubblicazione incredibilmente moderna ed avanzata e primo Mr. Universo a Londra. Questa breve storia per indicare che l’allenamento con sovraccarichi è nato in Europa per il potenziamento delle forze armate e per “irrobustire” i gracili discendenti delle famiglie regnanti e benestanti. Emigrato in America diviene Fitness poi Bodybuilding.

Evoluzione in Europa

Nel frattempo non è certamente estinta la sorgente europea. In Inghilterra “Health and Strength, Physical Excellence” vede l’origine nel marzo 1900 e nel 1950 da origine con Oscar Heidenstam al Mr. Universo Nabba. “Santè e Force” in Francia altrettanto prolifica e con una solida scuola di docenti universitari. Rilascia un Diploma di Stato per l’insegnamento della Cultura Fisica. Nomi famosi della scuola anglosassone moltissimi, della scuola francese, Serge Nubret del quale è sottovalutato il valore scientifico di base dei suoi programmi. Molti articoli di questa pubblicazione si possono trovare in Cultura Fisica negli anni ’60, con un accento evidente sull’effetto degli esercizi sulla salute. Questo breve scritto per non rendere secondaria come valore la scuola europea, anzi sotto l’aspetto scientifico per molto tempo in prima linea. Certamente dopo il 1970, è stata travolta dall’aggressività commerciale della scuola statunitense con a capo Joe Weider. Ma questa è un’altra storia.

Educazione Fisica, Fitness

L’Educazione Fisica rimane della scuola europea. ” In molti paesi nordoccidentali quali la Germania, la Svezia, la Francia, l’italia e Gli Stai Uniti, lo sviluppo dell’educazione Fisica e delle feste ginniche nell’Ottocento e nella prima metà del novecento, è legata alla mobilitazione politica ed alla formazione politico-morale dei cittadini sia in relazione a ideali nazionalisti (Vigarello 1988) di conservazione dell’ordine sociale ( Hargreaves 1987, McIntosh 1963) e di controllo della sessualità e dei consumi devianti (Whorton 1982)”. Dopo la seconda guerra mondiale si assiste alla espulsione della ginnastica dalla sfera esplicitamente politica con esiti ambivalenti. Da un lato tal mutamento ha effetti liberatori, permettendo iniziative private o sociali non necessariamente burocraticizzate dando luogo ad un fiorire di attività non riconducibili a quelle canonizzate dalla federazioni sportive nazionali (Perrin) ed alla ricerca di nuove modalità di esercizio (Pociello 1081) Dall’altra depotenziando l’impatto politico dell’attività fisica riclassificandola come mero divertimento giovanile (Defrance 1991). Questa ultima visione viene sempre più definendosi come attività di “loisir” non sportiva ma ludica e di piacere individuale. Gli esperti tentano di offrire le loro consulenze davanti ad una richiesta non strettamente orientata e senza precedenti. La prima risposta mostra ancora la radice sportiva. Esercitarsi per potenziare la “macchina fisica”. Questi metodi stentano a divenire una Scienza del Movimento a causa della mancanza di un oggetto specifico di riferimento. Una disciplina per essere considerata tale deve avere una materia come oggetto ed un metodo verificabile per studiarla. Se l’oggetto è il “movimento umano” è semanticamente ridotto alla meccanica, lontano dall’attività finalizzata. Molti hanno creduto di averle prodotte con numerose “discipline” proliferando quelli che oggi vanno sotto il nome di “corsi” (Pilates, Zumba, Step, Posturale, Yoga-Fit ecc.ecc.) o trasformandola in Chinesiologia una quasi-fisioterapia. Ma il fondamento epistemologico latita. Un merito lo hanno tutte: hanno messo a fuoco l’argomento, il Corpo. Ed il corpo è materia sacra. E’ questa la resistenza inconfessata delle organizzazioni religiose statunitensi al Bodybuilding di Weider che come ebreo aveva un altra concezione. Davide danzava nudo nel tempio per il suo Dio.

In Italia più recentemente

In Italia più recentemente

In Italia le cose sono andate meglio, ma di poco. La resistenza è ancora percepibile e si accetta il Fitness come sostituto dell’Educazione Fisica, nella versione Phisical Fitness ovvero una pratica che non tiene conto dell’estetica come necessità del praticante. E’ il contrario che vale, ovvero incasellare il praticante in un programma prescritto. Omogenizzare il livello di prestazione come base per un avviamento al lavoro. Il corpo rimane oggetto ostico. Il progresso incondizionato ha i suoi punti deboli. Lo stile di vita attuale generato dalla pubblicità commerciale crea notevoli disfunzioni nella popolazione con basso senso critico, ed è la maggioranza. Così il movimento diviene una necessità per arrestare la caduta, qualsiasi sia la motivazione per farlo. Lo sport cerca di appropriarsi proponendosi come soluzione. “Sport è salute” non è credibile, ha obiettivi troppo ben definiti ed il suo debito col mercato gli chiede prima di tutto spettacolo. Sia l’Educazione fisica che il Fitness a scopo salutista ed estetico sono di molto antecedenti, sia allo sport che alle specializzazioni estreme, anche se con le loro approssimazioni. Le autorità ne sono coscienti. Quindi gli Sport tutti, incluso il Bodybuilding non rientrano nella soluzione. Finalmente si definisce un obiettivo preciso, Salute e Benessere i quali includono un equilibrio totale che non esclude una immagine di sé individualmente soddisfacente. Il mezzo è il movimento razionalizzato in esercizi. Il messaggio adattativo a questi assegnato è tutto verso l’interno. Una vittoria del gene egoista. Come ha detto un famoso psicoanalista “il fitness senza motivazione è una terapia” e nessuno va in terapia se non prescritta. Quindi per concludere :
Phisical Fitness per potenziare il fisico in funzione di prestazioni massimali in altri sport
Fitness come terapia, Chinesiologia
Fitness motivato verso una Forma ed una Condizione nate da un bisogno personale.
Questa terza opzione è più aderente ai bisogni del 99% dei frequentatori di libera scelta di quella che viene chiamata correntemente “sala pesi” dove questi sono parte delle attrezzature accanto a bike di vario tipo, tappeti rotanti motorizzati e no, vogatori, elastici, palle mediche, bulgarian bags, Kettles, Trx, ecc ecc. Quindi più appropriatamente sala Fitness.
Questo termine è fin troppo declinato. Anche nella forma più corretta. Il termine Fitness funge da ombrello semantico per indicare sia il programma di allenamento, sia lo stato fisico e mentale che tale allenamento è in grado di produrre, sia l’influenza sui livelli delle capacità condizionali che producono una sensazione e reale disponibilità di maggiore energia che sommata ad una equilibrata composizione corporea definiscono un corpo in buona forma e salute. E siamo ai nostri giorni. Il Fitness è materia di studio ai corsi di S. Motorie con poca chiarezza alle tre declinazioni sopra in grassetto. Bisogna riconoscere comunque i molti passi in avanti percorsi.

Massaroni Filippo

Per saperne di più:
-Anatomia della Palestra – Roberta Sassatelli . Il Mulino Ricerca
-Calabrese L. -Linee comparate di teoria e metodologia delle attività motorie- Capitolo 1- SSS-Roma
-Strong M. -Muscle Evolution – Internet
-Marc Stern – The Fitness Movement and the Fitness Center Industry, 1960-
2000 Business and economic History- On-Line
-Iron Game History- University of Texas-Austin
-Le posizioni delle agenzie di Formazione :
-ACSM Position Stand: The Recommended Quantity and Quality of Exercise for Developing and Maintaining Cardiorespiratory and Muscular Fitness, and Flexibility in Healthy Adults.
Pollock, Michael L. Ph.D., FACSM (Chairperson); Gaesser, Glenn A. Ph.D., FACSM (Cochairperson); Butcher, Janus D. M.D., FACSM; Després, Jean-Pierre Ph.D.; Dishman, Rod K. Ph.D., FACSM; Franklin, Barry A. Ph.D., FACSM; Garber, Carol Ewing Ph.D., FACSM
-Ilka Vuori- Attività fisica e salute 1-2- SdS n. 65

  • La Torre A., Invernizzi PL., Roione G., Codella R.-Scienza dello sport e Salute. SdS n.64.
    -Progetto CCM-2014- Manuale per l’esercizio fisico dei pazienti affetti da linfoma e altri tumori durante e dopo le terapie.

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