Resistance Training Caffè I principi base /1

I principi base /1

Perché siamo importanti

Le agenzie che si interessano della salute dell’uomo sono concordi nel rilevare che il degrado della salute in corso sia strettamente legato alla riduzione del movimento conseguente all’attuale stile di vita alla quale ci ha condotto la cultura. Questo fatto ha due ricadute dirette. La prima sulla  qualità della vita degli individui, la seconda la ricaduta sociale che va dalla riduzione delle ore di lavoro al sovraccarico economico sulle strutture sanitarie pubbliche. La soluzione dovrebbe essere ben evidente ovvero un incremento della quantità di movimento da parte cosciente dei singoli individui. Il decremento del movimento è in parte ascrivibile all’incremento della età ed in parte delle attuali richieste per la vita comune (2). Gli antropologi evoluzionisti ci dicono che gli esseri umani hanno bisogno di livelli elevati di attività fisica per essere in salute (1). Da questa ridotta quantità di movimento e il bisogno della nostra specie di una maggiore quantità emergono una serie di disfunzioni che con il tempo, se non recuperate, realizzano vere e proprie patologie. E’ sotto critica l’attuale stile di vita che include oltre alla scarsità di movimento, qualità e quantità di alimentazione. Più in generale è una crisi culturale. L’elenco di queste patologie è il seguente (3):

  • Diabete (non-insulino dipendente)

• Obesità

• Osteoartrite

• Osteoporosi

• Mal di schiena

• Coronaropatie

• Alcuni tipi di cancro

• Malattie vascolari

• Disturbi d’ansia

• Sindrome metabolica e fragilità nell’anziano

La risposta che si rileva dai media è strettamente di ordine “medico” con una serie di presidi indirizzati sugli effetti. Per ogni una di loro la scienza medica ha approntato uno o più farmaci. Raramente i vari operatori dell’informazione pongono in risalto, spesso lo pronunciano appena, il bisogno di un incremento delle attività motorie. Eppure equivarrebbe a colpire le cause. Oltre ad una riconosciuta funzione di prevenzione ne usufruirebbe la qualità della vita con una sensazione di benessere che gli “attivi” conoscono bene.

Movimento ed esercizio

Le abitudini correnti evidentemente ipocinetiche andrebbero corrette esse stesse. Rinunciare all’ascensore, adottare per medie distanze la bici, programmare fine settimana maggiormente attivi è stato il suggerimento che compare saltuariamente, ma evidentemente è raccolto da una ridotto numero di individui e probabilmente dai già propensi al movimento o più probabilmente già adattati a quel livello. Inoltre nascondono altre difficoltà le prime delle quali, età e sicurezza. La soluzione più razionale è sottoporsi ad un programma di esercizi ben strutturato sui singoli bisogni. In ogni comunità, anche piccola, c’è un club, una palestra dove operatori sono in grado di programmare un percorso valido. Sulla preparazione specifica degli operatori si tornerà in seguito.

A cura della redazione

Bibiliografia

1)Evoluti per essere attivi.Herman Ponlzer – Le Scienze – Aprile 2019

2) Fisiologia dell’esercizio fisico e dello sport – Jack h. Wilmore — David l. Costill

3)Allenamento con sovraccarichi e salute – (RT)  Matteo Romanazzi PhD

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Quello che pensava il Prof. Carmelo Bosco. “Voi dovete sapere che la medicina, la scienza medica è una scienza nata dallo studio della patologia e non dell’uomo sano. La salute è stata definita dalla medicina semplicemente attraverso la rimozione della malattia. Ma noi che conosciamo l’uomo sano, che studiamo come migliorare le prestazioni, che sappiamo quello che serve, non semplicemente per togliere la malattia, ma per preservare un equilibrio di benessere, ebbene noi abbiamo un grande dovere di adattare queste conoscenze e di metterle a disposizione di tutti e non solo degli atleti. E noi sappiamo che non basta dire vai a correre, solleva dei pesi, fai questo esercizio. Occorrono risposte chiare, serie. Perché per una terapia si va dal medico e per l’esercizio ci si fida di chiunque? Di guru improvvisati, di uomini d’affari mascherati da esperti. È il corpo delle persone in gioco, per non parlare del benessere psicofisico. Ecco perché solo una minoranza delle persone fa esercizio regolarmente. Non si convince la gente se non con la serietà e per questo motivo io credo che la scienza dello sport può avere un grande ruolo. Noi siamo coloro che hanno il bagaglio di conoscenze per poter dare risposte giuste non solo a chi dello sport ne fa una professione ma soprattutto a chi vuole usare l’esercizio per stare bene. In un mondo che invecchia queste competenze possono diventare fondamentali per garantire benessere, indipendenza e qualità della vita a milioni di persone”. Prof. Carmelo Bosco nel 2002 in un discorso ai suoi studenti di Scienze Motorie all’Università di Tor Vergata.Quello che pensava il Prof. Carmelo Bosco. “Voi dovete sapere che la medicina, la scienza medica è una scienza nata dallo studio della patologia e non dell’uomo sano. La salute è stata definita dalla medicina semplicemente attraverso la rimozione della malattia. Ma noi che conosciamo l’uomo sano, che studiamo come migliorare le prestazioni, che sappiamo quello che serve, non semplicemente per togliere la malattia, ma per preservare un equilibrio di benessere, ebbene noi abbiamo un grande dovere di adattare queste conoscenze e di metterle a disposizione di tutti e non solo degli atleti. E noi sappiamo che non basta dire vai a correre, solleva dei pesi, fai questo esercizio. Occorrono risposte chiare, serie. Perché per una terapia si va dal medico e per l’esercizio ci si fida di chiunque? Di guru improvvisati, di uomini d’affari mascherati da esperti. È il corpo delle persone in gioco, per non parlare del benessere psicofisico. Ecco perché solo una minoranza delle persone fa esercizio regolarmente. Non si convince la gente se non con la serietà e per questo motivo io credo che la scienza dello sport può avere un grande ruolo. Noi siamo coloro che hanno il bagaglio di conoscenze per poter dare risposte giuste non solo a chi dello sport ne fa una professione ma soprattutto a chi vuole usare l’esercizio per stare bene. In un mondo che invecchia queste competenze possono diventare fondamentali per garantire benessere, indipendenza e qualità della vita a milioni di persone”. Prof. Carmelo Bosco nel 2002 in un discorso ai suoi studenti di Scienze Motorie all’Università di Tor Vergata.

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